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Madonna della Salute

 

La chiesa del centro di Caniezza, oggi dedicata alla SS. Trinità ed alla Madonna della Salute, risulta dalla fusione di due edifici in origine preesistenti e separati: e questo almeno fino al 1717-1718, come è attestato dalle mappe catastali che sono state esaminate presso il Museo Civico di Asolo.

Il primo complesso edile consisteva in una cappella con abside a Nord ed entrata a Sud, dedicata alla SS. Trinità, eretta nel 1669 da frate Giovanni della benestante famiglia Pilloni in luogo di un capitello, ivi esistente dal 1614, dove si poteva celebrare anche la messa.

Nel 1710, (forse) in seguito ad una pestilenza bovina, fu costruita ad occidente una seconda cappella, dedicata alla Beata Vergine della Salute: la disposizione canonica con l'abside ad oriente la collocava trasversalmente rispetto a quella dei Pilloni. La nicchia dell'altare della Madonna, nella cappella occidentale, è del 1870-1871.

La fusione dei due edifici (almeno per ora) non ha data certa, ma comunque deve essere antecedente al 1837, se dall'esame delle mappe di Cavaso inserite nel catasto Napoleonico di tale anno risulta già un complesso sacro unico. La facciata attuale, in stile neoclassicheggiante e con frontone ad arco, è opera più recente, eseguita su progetto dell'architetto Pietro Saccardo di Venezia quando, nel 1900-1901, si portò avanti il corpo dell'edificio per inserirvi (e a malo modo) il coro all'interno.

Sulla facciata esterna, entro nicchie poste la­teralmente alla porta principale, sono collocate due statue: una di Madonna con Bambino (a Nord) opera dello Scultore Francesco Sartor, e una del suo allievo Egidio Velo, dedicata a Sant'Antonio (a Sud).

L'altar maggiore, di stile settecentesco, ricorda molto quello della chiesa parrocchiale, mentre la pala che lo sovrasta è del 1740. L'opera, eseguita molto probabilmente per la chiesetta del 1710, raffigura la Madonna della Salute che appare fra le nubi ai Santi Giovanni della Croce, Francesco di Sales e Giuseppe.


 
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