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Museo della Valcavasia
Proposte
 

E’ chiaro che l’attività di un museo non si esplica solo ed esclusivamente con un una stantìa esposizione di reperti.

 

Il museo deve diventare ed essere un pubblico centro di ricerca e di impegno promozionale.

Per questo è necessario disporre di un piano di lavoro che dovrà essere curato e seguìto in modo responsabile, anche nei particolari organizzativi, da chi fa parte del Comitato di Gestione.

Fatte salve le disponibilità finanziarie si potrà, ad esempio, dare avvio ad alcuni dei seguenti punti, sempre nel rispetto delle partecipazioni di volontari appassionati, di studenti e di studiosi:

  1. costituzione di una biblioteca di testi pubblicati e/o di ricerche finora svolte o inedite che parlano del nostro territorio; in questo contesto vanno inserite anche le ristampe anastatiche recenti di preziosi volumi ottocenteschi o eventuali copie (magnetiche o in fotocopia) da acquisire presso musei di rilevanza regionale o nazionale;

  2. costituzione di un archivio fotografico, filmico o magnetico di situazioni di pregio naturalistico, storico, culturale, artistico e urbanistico;

  3. acquisizione permanente dei tabelloni relativi ai siti archeologici degli insediamenti fortificati medioevali della Pedemontana meridionale del Grappa, e delle relative pubblicazioni di approfondimento (CD-ROM e libro);

  4. dépliants illustranti in modo sintetico le attività del «Museo dei percorsi storici della Valcavasia», gli orari di apertura, i riferimenti di informazione;

  5. eventuale creazione di nuovi siti, espressamente dedicati alle attività del «Museo dei percorsi storici della Valcavasia».

  6. organizzazione di convegni (per esempio: ogni biennio) o di conferenze monografiche su argomenti di interesse storico specifico;

  7. cura, edizione e vendita di atti di convegno e pubblicazioni relative a lavori del Comitato Scientifico del «Museo dei percorsi storici della Valcavasia»;

  8. valorizzazione dell’itinerario didattico (9 tabelloni da 100 x 70 cm) curato dal Prof. Silvio Reato per la parte illustrativa e descrittiva, finanziato con i contributi dell’Unione Europea e già realizzato in Val dei Bresciani e sul Colle della Bastia di San Giorgio;

  9. redazione di un opuscolo illustrato relativo all’itinerario didattico di cui al punto precedente;

  10. attività didattica rivolta alle scuole di ogni ordine e grado (materne, medie, superiori ed Università italiane e straniere);

  11. corsi di formazione per guide e per volontari che intendessero coadiuvare il museo nello svolgimento e nella promozione delle sue attività.

In ognuna di queste situazioni sarà importante valutare la fattibilità in termini di obiettivi da raggiungere e di finalità che si vogliono perseguire, evidenziando via via i mezzi finanziari, le strutture ed i collaboratori da contattare a livello di Comitato Scientifico, anche per valorizzare nella fiducia reciproca i contatti già in essere con le Istituzioni di controllo preposte.

Infine un invito all’Amministrazione Comunale ed ai privati perché si attivino nella istituzione, nella segnalazione e nella ricerca di strutture ricettive disponibili per le diverse tipologie di utenze che dovessero fare riferimento al punto informativo di area su insisterà l’attività del «Museo dei percorsi storici della Valcavasia».


 
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